Biografia
Nato nel 1970 a Brindisi, ha vissuto a Lecce e poi in Grecia per un periodo, e da 24 anni vive a Bassano del Grappa.
Giò Tarantini assorbe in sé tutte le atmosfere calde e le sfumature di una terra ricca di sole e contrasti. I colori, i sapori ed i profumi del mare e dell’entroterra pugliese si mescolano ai blu intensi ed alle luci penetranti delle isole greche, dove dimora per lunghi periodi, che sapientemente danno profondità e definizione ai paesaggi maestosi. Nasce da qui la profonda passione di Giò Tarantini per gli spettacolari paesaggi di cui è attento osservatore e dei quali coglie i tratti essenziali e le atmosfere antiche prediligendo un approccio discreto ed al tempo stesso attento a tutto ciò che lo circonda.
Da sempre anima in viaggio, sia fisico che spirituale, attraversa i paesi europei ed asiatici con la curiosità instancabile, ma profondamente rispettosa di chi ama scoprire e conoscere le profondità più recondite e le tracce che tempo, avvenimenti e persone lasciano nei quadri che la natura sapientemente sa porre innanzi agli occhi di chi si lascia stupire, meravigliare ed attraversare da essa. Questo bagaglio di sensazioni, sentimenti e colori trova in Giò Tarantini la sua naturale espressione mediante l’incontro con la fotografia alla quale è approdato 4 anni fa e da allora non esiste un giorno senza fare qualcosa relativo a questa grande passione che lo anima. Passione nella quale mette tutto se stesso con inguaribile entusiasmo alla perenne ricerca dell’immagine naturale e suggestiva, di una composizione mai banale, di tagli distintivi e di forte impatto, cercando così di trasmettere attimi unici a chi osserva. Passione che gli permette di fissare attimi, di esprimere sensazioni, sentimenti e momenti ed immortalarli per sempre in uno scatto che sfugge all’oblio del tempo e resta eterno.
Dal 2011 i suoi lavori di wedding, ritratti e paesaggi sono stati esposti in numerose mostre collettive e personali passando attraverso “Bassano Fotografia 2011”, “Bassano Fotografia 2013 – Libere interpretazioni” con i progetti “Ritratti”, “Paesaggi Veneti”, “Weddings” per arrivare all’ultima in ordine cronologico intitolata “Point Black” nell’ambito del progetto “Africa: la terra degli estremi – Luoghi selvaggi, remoti e contemporanei” presentata a Venezia, presso l’Isola di San Servolo dal 15 febbraio al 15 marzo 2014 ed inaugurata il 22 febbraio 2014.